Il vino cotto è una bevanda che da secoli viene prodotta nel territorio Abruzzese – Marchigiano. Tutt’oggi questo prodotto enologico rispetta le antiche procedure dei Piceni e successivamente dei Greci. Ancora oggi come gli antichi Romani viene degustato a fine pasto.
La nostra storia e la nostra passione
Az. Agricola Ferrante, nasce nel 1980 in c.da Montalfano di Cupello (CH) è una semplice azienda agricola a conduzione familiare per la produzione di uva, olio e cereali da Cicchini Alberto e Ferrante Luisa.
Nel 1988 il figlio Claudio decide di acquistare un alveare per la produzione di miele per il consumo familiare. Tutta la famiglia si appassiona al fantastico mondo delle api quindi con il passare degli anni e con non poche difficoltà per far sopravvivere le api, gli alveari aumentano, si comincia a fare nomadismo (spostando gli alveari per mezza ltalia) per poter produrre quel prezioso alimento “il miele”che fino ad oggi produciamo in modo naturale e artigianale associato anche ad altri prodotti dell’alveare.
Nel 2007 sempre Claudio decide di ricominciare a produrre Vino Cotto (tradizione tramandata da ben quattro generazioni anche se solo per uso privato).
Il Vino Cotto viene prodotto esclusivamente con uve delle colline cupellesi. ll Vino Cotto veniva prodotto per permettere una conservazione pluriannuale grazie all’aggiunta nel mosto-fiore del concentrato (mosto cotto). Questa elevata percentuale zuccherina durante la fermentazione imprimeva al vino cotto il colore. profumo e un gusto unico inconfondibile (senza l’aggiunta di nessun additivo o conservavante).
Questa procedura viene ancora oggi praticata dall’azienda Ferrante. La produzione viene effettuata solo con uve delle delle colline cupellesi, Montepulciano D’Abruzzo.
Il clima asciutto e temperato, data la posizione geografica, fornisce all’uva un’alta percentuale zuccherina.
A distanza di 7 anni dalla produzione delle prime barrique inizia l’imbottigliamento del Vino Cotto, dal gusto amabile e dal profumo inconfondibile frutto della naturalezza con cui viene prodotto.

di Nonno Alberto
I Nostri Prodotti
Nei nostri prodotti l’infusione sia dell’Artemisia che della Genziana viene fatta a freddo nel Vino cotto (non contiene solfiti aggiunti), senza aggiunta di alcol o prodotti chimici, per questo i benefici vengono esaltati da prodotti naturali al 100%.
Il vino cotto utilizzato ha un invecchiamento di almeno 5 anni.

VINO COTTO
DI NONNO ALBERTO
E’ un prodotto che si tramanda da millenni. Citato in varie scritture antiche da Plauto (191 a.C.) a Plinio il vecchio nel I secolo d.C., Lucio Giunio Moderato Columella nel suo “De re rustica”, e poi, nel 1534 Sante Lancerio esperto enologo del vaticano lo dichiara come vino da usare nel rito della Santa Messa, e altri ancora hanno esaltato la bontà del Vino Cotto. La procedura di vinificazione che noi usiamo nella nostra piccola azienda è la stessa che ci è stata tramandata dai Piceni e dai Romani, usando uva (Montepulciano D’Abruzzo) delle nostre colline cupellesi , si mette il mosto fiore appena torchiato in una caldaia di rame fino a raggiungere l’ebollizione con fuoco diretto, ma non eccessivo, in modo da portare il prodotto ad un terzo di quello iniziale; la quantità rimanente è il prodotto finale, chiamato Mosto Cotto che tolto dal fuoco, si lascia raffreddare e il giorno dopo viene messo in botti di rovere e aggiunto nella botte del mosto fiore, che fa automaticamente iniziare la fermentazione; successivamente si lascia riposare per tutto l’inverno e a inizio primavera si svina, si elimina la feccia e si riempiono le botti per procedere all’invecchiamento minimo di 5 anni, prima di essere imbottigliato. Di tanto in tanto si rabbocca la botte per tenerla sempre colma. I solfiti presenti sono quelli che si sviluppano durate la fermentazione e la gradazione alcolica non supera i 15 % vol.. Il prodotto non contiene conservati aggiunti ed è naturale al 100 %.

MOSTO COTTO
DI NONNA LUISA
La procedura di preparazione è la stessa descritta nel Vino Cotto; per poter consumare il Mosto Cotto così come viene prodotto lo si lascia raffreddare e poi riposare per alcuni mesi in modo di far decantare la parte zuccherina che si crea durante la cottura, in seguito lo si imbottiglia senza l’aggiunta di conservanti.
Nel nostro territorio viene usato come ingrediente per la farcitura di alcuni dolci tipici (nel ripieno dei tarallucci e nel ripieno dei calcionetti con i ceci ), però è anche usato in cucina per insaporire arrosti o formaggi. L’uso storico di questo prodotto è il “gelato dei poveri”: una granita formata da neve e Mosto Cotto, che può essere appunto fatta solamente in seguito a una nevicata. Il prodotto non contiene conservati aggiunti ed è naturale al 100 %.
Una risposta a “Vino Cotto Cupellese”
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